epatite C diagnosi

Epatite C – HCV

Punti chiave su epatite C e virus HCV:

  • L’epatite C spesso non ha sintomi finché il fegato non è danneggiato. Molti quindi non sanno di averla, sono comunque contagiosi
  • Si diagnostica con un esame del sangue
  • L’epatite C è molto contagiosa, il virus (HCV) di solito si trasmette con il contatto sangue-sangue (esempio nei rapporti sessuali)
  • Non esiste un vaccino per l’epatite C, puoi comunque prevenirla con lo stile di vita

Vediamo allora nel dettaglio tutte le informazioni più importanti.

Indice articolo

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Panoramica sull’epatite C

In questa sezioneSull’epatite C

Che cos’è l’epatite C

L’epatite C è un virus che può infettare il fegato. Se non curata, può causare danni gravi al fegato, anche letali.

Tuttavia, le nuove cure possono curare l’infezione e la maggior parte delle persone avrà un’aspettativa di vita normale.

Si stima che circa 80 milioni di persone al mondo abbiano il virus.

Il virus (HCV) può infettarti se entri in contatto con il sangue di una persona infetta.

 

I sintomi dell’epatite C

L’epatite C spesso non ha sintomi finché il fegato non è danneggiato. Quindi molte persone hanno l’infezione senza saperlo.

Quando i sintomi compaiono, sono simili ad altre condizioni. I sintomi possono essere ad esempio:

  • Sintomi influenzali, come dolori muscolari e febbre
  • Stanchezza eccessiva
  • Mancanza di appetito
  • Dolori addominali

Fare un esame è l’unico modo per sapere se è l’epatite che causa i sintomi.

Per saperne di più sui sintomi di epatite C.
check up esami per il fegato

Epatite C, trasmissione

Il virus HCV di solito si trasmette con il contatto sangue-sangue.

Alcuni modi in cui avviene il contagio dell’epatite C sono:

  • Condividere aghi usati, in particolare aghi usati per iniettare droghe
  • Condividere rasoi, limette o spazzolini da denti
  • Trasmissione da madre a feto
  • Rapporti sessuali non protetti, anche se è più raro

In Europa, i più colpiti da HCV sono coloro che iniettano droghe o le hanno iniettate in passato. Si stima infatti che circa la metà di chi fa uso di droghe ha l’infezione.

Per saperne di più sulle cause di epatite C.

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Diagnosi di epatite C

Parla con il medico se hai sintomi di epatite C o c’è il rischio che sei infetto, anche se non hai alcun sintomo. Puoi fare un esame del sangue per vedere se c’è un’infezione.

Puoi fare l’esame per l’epatite C, anche anonimo, in un laboratorio analisi o in ospedale.

La diagnosi e la terapia precoce ti aiutano a prevenire o limitare i danni al fegato. Puoi anche evitare il contagio di epatite C ad altre persone.

Per saperne di più test per l’HCV.

 

Cura per l’epatite C

L’epatite C si cura con farmaci che bloccano la crescita del virus nel corpo. Bisogna prenderli per diverse settimane.

Fino a poco tempo fa, si usava la terapia con due farmaci chiamati interferone peghilato (un’iniezione settimanale) e ribavirina (una capsula o compressa). Ora bastano solo le compresse.

Questi nuovi farmaci per l’epatite C sono più facili da tollerare e più efficaci. Le terapie sono infatti più brevi.

Tra questi ci sono, ad esempio: simeprevir, sofosbuvir e daclatasvir.

Questi farmaci curano più del 90% di persone con HCV.

Tuttavia, è bene sapere che non sarai immune dall’infezione e dovrai ridurre il rischio di un nuovo contagio dal virus.

Per saperne di più cura dell’epatite Cvivere con la malattia.

cura per epatite C

Complicazioni dell’epatite C e conseguenze

Se non curata, l’epatite C causa cicatrici del fegato (cirrosi epatica). Nel tempo, ciò può danneggiare il fegato.

Nei casi più gravi, causa problemi anche letali, ad esempio insufficienza epatica (il fegato perde le funzioni) o cancro al fegato.

Quindi curare l’epatite prima possibile aiuta a ridurre il rischio che si verifichino questi problemi.

Per saperne di più sulle complicazioni della malattia.

Prevenire l’epatite C

Non esiste un vaccino per l’epatite C.

Puoi comunque ridurre il rischio d’infezione:

  • Non usare droghenon condividere strumenti per iniettarle con nessuno (aghi, siringhe, cucchiai o filtri)
  • Non condividere oggetti personali, ad esempio rasoi o spazzolini da denti, possono essere contaminati dal sangue

Il rischio di prendere l’HCV da rapporti sessuali è molto basso. Tuttavia, il rischio aumenta se c’è sangue, come sangue mestruale o lesioni durante il sesso anale.

I preservativi non sono sempre necessari a prevenire il contagio se hai un solo partner da molto tempo. É bene comunque usarli con un nuovo partner.

 

Sintomi

Non sempre l’epatite C ha sintomi e molti non sanno di avere l’infezione. Possono sviluppare sintomi in seguito, man mano che il fegato si rovina.

In questa sezioneSull’epatite C

Epatite C, sintomi iniziali

Solo una persona su tre o quattro avrà sintomi durante i primi sei mesi di infezione da HCV. Questo stadio è noto come epatite C acuta. I sintomi di epatite C iniziano alcune settimane dopo l’infezione. I sintomi possono includere:

Circa una persona su cinque avrà anche pelle e occhi gialli (ittero).

Il sistema immunitario distrugge il virus in alcuni mesi su circa un malato su quattro. Quindi passano i sintomi, a meno che non torni la malattia.

Negli altri casi, la malattia dura molti anni. Si parla di epatite C cronica.

 

Sintomi successivi (epatite cronica C)

I sintomi dell’epatite C cronica (a lungo termine) variano. Alcune persone hanno sintomi lievi. Altre pesanti. I sintomi possono anche andare via per molto tempo e poi tornare.

Alcuni dei sintomi dell’epatite C cronica più comuni sono:

  • Fatica continua
  • Dolori a muscoli e articolazioni
  • Malessere
  • Problemi cognitivi: di memoria, a concentrarti e svolgere di ragionamenti complessi come l’aritmetica (molti lo descrivono come “mente annebbiata”)
  • Sbalzi d’umore
  • Ansia e malumore
  • Prurito
  • Gonfiore e dolori addominali

Se non curata, l’infezione può causare cicatrici al fegato (cirrosi). Alcuni sintomi di cirrosi sono: ittero, sanguinamento, feci scure e accumulo di liquido nelle gambe o nele l’addome (edema).

Maggiori informazioni sulle complicazioni dell’epatite C.

epatite C sintomi

Quando vedere un medico

Vedi il tuo medico se hai uno dei sintomi. Potrebbe consigliare un esame del sangue per l’epatite C.

Maggiori informazioni sulla diagnosi dell’epatite C.

Anche se hai i sintomi visti sopra, non vuol dire sempre che hai l’infezione. Ma è importante farli controllare.

Dovresti anche parlare con un medico per fare il test se pensi di essere stato contagiato, anche se non hai sintomi. In particolare, se inietti droghe o lo hai fatto in passato.

Leggi le cause dell’epatite C per maggiori informazioni su chi è a rischio d’infezione.

check up esami per il fegato

Epatite C trasmissione

Nell’epatite C la trasmissione avviene tramite contatto con sangue di una persona infetta.

Anche altri fluidi corporei contengono il virus, ma il sangue ha il livello più alto. Basta una piccola quantità di sangue per il contagio da epatite C.

La cosa peggiore è che il virus è molto resistente.

A temperatura ambiente, il virus sopravvive fino a diverse settimane fuori dal corpo in chiazze di sangue secco.

La trasmissione dell’HCV avviene in vari modi, vediamoli.

L’epatite C come si trasmette?

In questa sezioneSull’epatite C

Iniezione di droghe (prima causa di trasmissione di epatite C)

È a rischio di contagio da epatite C chi fa uso di droghe: droghe psicoattive o farmaci per le prestazioni sportive, come gli steroidi anabolizzanti.

L’uso di droghe iniettate causa quasi il 70% dei casi di malattia in Europa. Si stima che circa la metà delle persone che iniettano droghe abbiano l’infezione.

L’HCV si contrae condividendo aghi e attrezzature associate. Basta un solo ago contaminato per infettarsi.

Puoi contrarre l’infezione condividendo altre attrezzature usate per preparare o assumere droghe, come cucchiai, filtri, siringhe, cannucce o tubi, contaminati da sangue infetto.

Se hai un problema di dipendenza, il medico o il Ser.T. possono darti un valido aiuto.

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Cause di epatite C meno comuni

Rapporti sessuali non protetti

L’epatite C si contrae anche durante rapporti sessuali senza preservativo (sesso non protetto). Il rischio è considerato molto basso.

Il rischio di trasmissione attraverso il sesso è più alto nei rapporti tra due uomini (orali e anali).

Aumenta il rischio anche se hai lesioni o ulcere genitali causate da infezione a trasmissione sessuale o se hai l’HIV.

Il modo migliore per prevenire la trasmissione dell’epatite C è usare un preservativo.

Le coppie stabili spesso non hanno bisogno di usare il preservativo poiché il rischio è basso per loro.

Se il tuo partner ha il virus, dovresti fare un test.

 

Donazioni e trasfusioni di sangue prima del 1992

Dal 1992, tutto il sangue donato in Italia è controllato per l’HCV. Se hai ricevuto trasfusioni di sangue ​​o donazioni di organi prima del ‘92, c’è un piccolo rischio che tu sia stato infettato dall’epatite C. Anche aver fatto terapie con fattori coagulanti prima del 1987 aumenta il rischio.

 

Trasfusioni di sangue e cure all’estero

Se hai ricevuto sangue o cure mediche o dentistiche all’estero, dove le attrezzature mediche non sono ben sterilizzate, potresti essere contagiato dall’epatite C. Non tutti gli stati hanno norme severe. Il virus può sopravvivere in tracce di sangue rimaste sull’attrezzatura.

 

Condividere accessori per l’igiene personale: spazzolini da denti, forbici e rasoi

C’è il rischio di contagio da epatite C condividendo spazzolini da denti, rasoi, lime e forbici. Possono essere contaminati dal sangue infetto.

Le attrezzature usate dai parrucchieri, come forbici e tagliaunghie, sono un rischio se contaminate da sangue infetto e non sterilizzate o pulite bene. Tuttavia, la maggior parte dei saloni segue standard elevati, quindi il rischio è basso.

 

Tatuaggi e piercing

Attrezzature per tatuaggi o piercing non sterilizzati bene, sono potenziale causa di epatite C. Tuttavia, la maggior parte dei negozi di piercing e tatuaggi in Italia segue standard elevati, quindi questo rischio è basso. Quando scegli un negozio, informati con il personale delle misure igieniche usate. Se non ti rispondono, scegli un altro negozio.

 

Epatite C e trasmissione madre figlio

Una madre infetta dal virus dell’epatite C può trasmettere l’infezione al suo bambino. Questo accade in circa il 5% dei casi. Il virus non si trasmette da madre a bambino durante l’allattamento. Si trasmette durante il parto. Il rischio aumenta se la madre ha l’HIV.

 

Ferita da ago

C’è un piccolo rischio, circa 1 su 30, di contrarre l’HCV se per sbaglio ti punge un ago usato da qualcuno con epatite C.

Operatori sanitari, infermieri e tecnici di laboratorio sono a rischio perché spesso a contatto con sangue e fluidi corporei.

 

Emodialisi

Aver fatto la dialisi per molto tempo aumenta il rischio.

epatite C sintomi

Come l’epatite C non si trasmette

Non puoi prendere l’epatite C da:

  • Ci sono vari pareri su epatite C e contagio da saliva o baci. Il virus HCV si trasmette tramite sangue e non saliva. Tuttavia, è bene evitare il contatto troppo stretto con persone infette o se hai il virus
  • I contatti sociali, come gli abbracci, non diffondono il virus
  • Sedersi nel water, non è pericoloso
  • Non c’è trasmissione di HCV da padre infetto al bambino

 

Diagnosi di epatite C

Se pensi di aver preso l’infezione, fare un test di HCV può tranquillizzarti o, se il test è positivo, puoi iniziare subito una cura.

Puoi fare un test per la diagnosi di epatite C in un laboratorio analisi o in ospedale.

In questa sezioneSull’epatite C

Chi dovrebbe fare l’esame?

Dovresti fare un test per l’epatite C se pensi di essere stato infettato, se hai i sintomi o se sei a rischio di essere infetto.

L’HCV spesso non ha sintomi, quindi potresti essere infetto anche se ti senti bene.

Alcune persone sono a maggior rischio di epatite C:

  • Consumatori ed ex consumatori di droghe, in particolare di droghe iniettate
  • Chi ha ricevuto donazioni di sangue, tessuti o organi prima del 1992 o ha fatto terapie con fattori coagulanti prima del 1987
  • Persone che hanno vissuto o fatto cure mediche in aree in cui il virus è più diffuso: Africa settentrionale, Medio Oriente e Asia centrale e orientale
  • Nati da madri con HCV
  • Operatori sanitari e chi lavora a contatto col sangue
  • Chi ha fatto tatuaggi o piercing con attrezzature non ben sterilizzate
  • Partner sessuali di persone con HCV

Se continui a fare attività rischiose, come usare droghe, dovresti fare test regolari. Chiedi consiglio al medico.

check up esami per il fegato

Test per l’epatite C

La diagnosi epatite C si fa con due esami del sangue: il test degli anticorpi e il test della PCR (reazione a catena della polimerasi). I risultati di solito sono pronti in qualche giorno.

 

Il test degli anticorpi (HCV Ab)

L’analisi del sangue degli anticorpi (HCV Ab) mostra se hai mai contratto il virus dell’epatite C (HCV). Il corpo produce anticorpi per combattere i virus. L’esame cerca nel sangue gli anticorpi anti-HCV.

Il test sarà negativo per alcuni mesi dopo l’infezione perché il corpo impiega tempo a produrre questi anticorpi.

Se il test è negativo, ma hai sintomi o ti sei esposto all’epatite C, dovresti rifare il test.

Il test HCV Ab positivo indica che sei stato infettato. Non significa che adesso sei infetto: puoi già aver eliminato il virus dal corpo.

L’unico modo per sapere se sei ancora infetto è fare un altro esame del sangue, l’esame del materiale genetico HCV.

 

Il test del materiale genetico HCV (HCV-RNA)

L’analisi del sangue HCV-RNA verifica se il virus è ancora presente e si riproduce nel corpo.

HCV-RNA positivo significa che il tuo corpo non ha combattuto il virus e che l’infezione è diventata cronica (a lungo termine). L’esame indica anche quanto virus c’è in corpo e quindi se il paziente è contagioso.

 

Ulteriori esami

Se hai un’infezione da epatite C attiva, vedi uno specialista. Lui chiederà altri esami per valutare la salute del fegato.

I test che potresti fare sono:

  • Elastografia del fegato (Fibroscan®). È simile all’ecografia. Mostra se il fegato è rigido. La rigidità indica che il fegato è danneggiato
  • Biopsia epatica. Si preleva e analizza un pezzetto di fegato. È una tecnica invasiva, non sempre necessaria

Dopo aver valutato lo stato del fegato, lo specialista può indicarti le varie cure possibili.

Per saperne di più vedi le cure per l’epatite C.
check up esami per il fegato

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Cura per l’epatite C

La cura per l’epatite C prevede l’uso di medicinali per alcune settimane. In questo modo spesso si guarisce dall’epatite C.

Se l’infezione si diagnostica nelle fasi iniziali (epatite acuta C) potrebbe non servire subito una cura.

Invece, può servire un altro esame del sangue dopo alcuni mesi per capire se il tuo corpo combatte il virus.

Se l’infezione continua per alcuni mesi (epatite cronica C) è raccomandata la cura.

Prima di fare la cura per l’epatite C serve fare una diagnosi precisa del tipo di virus HCV. Per saperne di più leggi la diagnosi di epatite C.

Rivolgiti al medico di famiglia che ti indicherà un centro specializzato nella cura delle epatiti. In alternativa rivolgiti a uno di questi centri specializzati e autorizzati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) alla cura dell’epatite C. Vedi l’elenco dei centri di eccellenza e cura.

In questa sezioneSull’epatite C

Epatite C: cura su più fronti

La cura per l’epatite C comporta:

  • Cambiare stile di vita per evitare danni al fegato e bloccare l’infezione
  • Prendere uno o più farmaci per combattere il virus

In genere, dovrai prendere farmaci per 8 – 48 settimane. Il tempo dipende dal farmaco usato e dal tipo (ceppo) di HCV che hai. Il medico ti consiglierà cosa fare.

Esistono sei ceppi principali del virus. In Italia, i ceppi più comuni sono noti come genotipo 1 e genotipo 2.

Durante la cura, dovrai fare esami del sangue per verificare che il farmaco funziona. Se il test mostra che la cura non funziona dovrai cambiare farmaco.

 

Lo stile di vita nella cura dell’epatite C

Ci sono vari modi per evitare problemi al fegato ed evitare di contagiare altri.

Ad esempio:

  • Fare una dieta sana ed equilibrata
  • Allenarsi spesso
  • Eliminare l’alcol o limitarne l’uso
  • Smettere di fumare
  • Non condividere oggetti personali, come spazzolini da denti o rasoi
  • Non condividere aghi o siringhe
  • Avere rapporti protetti

Leggi le domande frequenti sulla vita con l’epatite C.

Farmaci per l’epatite C

Fino a poco tempo fa, la cura per l’epatite C cronica era a base di:

  • Interferone pegilato. Un farmaco che incoraggia il sistema immunitario ad attaccare il virus
  • Ribavirina. Farmaco antivirale che ferma lo sviluppo del virus

Questi erano spesso presi insieme. Le cura di questo tipo (detta duplice terapia) è ormai sconsigliata. Per via dei costi elevati e dei molti effetti collaterali della duplice terapia, vari enti vorrebbero proibirla. Ora ci sono nuovi farmaci e nuove cure per l’epatite C che si sono dimostrati più efficaci.

Spesso, usando questi nuovi farmaci non serve anche interferone pegilato o ribavirina.

Leggi di più su tutti questi farmaci qui sotto.

 

Interferone pegilato e ribavirina

L’interferone pegilato è in genere assunto con un’iniezione settimanale. Il medico può dirti come fare l’iniezione a casa. Di solito si prende per un massimo di 48 settimane.

La ribavirina si trova in capsule, compresse o soluzione orale. Si prende due volte al giorno dopo i pasti. Si usa insieme all’interferone pegilato per un massimo di 48 settimane.

Per ulteriori informazioni, vedi le linee guida sulla terapia (in inglese) del National Institute for Health and Care Excellence (NICE) su interferone pegilato e ribavirina.

 

Nuovi farmaci

Ci sono anche nuove cure per l’epatite C a base di farmaci innovativi.

Alcuni di questi si usano, o insieme all’interferone peghilato e alla ribavirina ma, si solito, si assumono da soli o insieme ad altri nuovi farmaci.

Questi nuovi farmaci includono:

  • Simeprevir
  • Sofosbuvir
  • Daclatasvir
  • Ledipasvir e sofosbuvir insieme
  • Ombitasvir, paritaprevir e ritonavir insieme, assunti con o senza dasabuvir
  • Sofosbuvir e velpatasvir insieme, assunti con o senza voxilaprevir
  • Glecaprevir e pibrentasvir insieme

Questi farmaci in compressa si usano una o due volte al giorno per un periodo compreso tra 8 e 48 settimane. L’uso varia in base al medicinale, al genotipo dell’epatite C e alla gravità della condizione.

Questi farmaci si usano in genere in pazienti con genotipo 1 o genotipo 4 di epatite C (a volte anche per altri genotipi).

Per ulteriori informazioni, vedi le linee guida del NICE (in inglese).

Ci sono ricerche in corso per farmaci ancora più efficaci.

 

I farmaci per l’epatite C funzionano? Si guarisce dall’epatite C?

L’efficacia della cura per l’epatite C dipende dal ceppo del virus che hai.

Fino a poco tempo fa, il genotipo 1 era più difficile da curare e solo la metà dei malati guariva.

Grazie ai nuovi farmaci, ore le probabilità di una cura sono molto più alte. Ormai, più del 90% dei malati guarisce. Se la cura elimina il virus, non sei mai immune all’infezione. Ciò significa che puoi infettarti ancora se continui a iniettare droghe, ecc.

Se la cura non funziona, puoi ripeterla, modificarla o provarne un’altra.

complicazioni dell'epatite C e conseguenze

Effetti collaterali della terapia

Gli effetti collaterali della terapia combinata con interferone sono abbastanza comuni. Per questo ormai si raccomandano le nuove terapie orali. I nuovi farmaci hanno meno effetti collaterali, spesso rari.

Gli effetti collaterali dell’interferone sono:

  • Sintomi simili all’influenza, come mal di testa, fatica e febbre
  • Calo di globuli rossi (anemia), che può farti sentire stanco e senza fiato
  • Eruzioni cutanee (cambiamenti nella pelle)
  • Prurito
  • Costipazione (stitichezza) o diarrea
  • Problemi del sonno (insonnia)
  • Perdita di appetito
  • Perdita di peso

I farmaci per l’epatite C possono avere reazioni imprevedibili se presi con altri medicinali o sostanze. Chiedi sempre al medico se assumere farmaci.

Gli effetti collaterali possono diminuire quando il corpo si abitua ai farmaci. Informa il medico se qualche effetto collaterale diventa problematico.

Sopportare gli effetti indesiderati può essere difficile, ma prendi i farmaci secondo le istruzioni. Se fermi la cura è difficile guarire.

 

Terapia dell’epatite C durante la gravidanza

I farmaci per l’infezione, in particolare la ribavirina, possono danneggiare i bambini in grembo. Infatti, spesso non si usano in gravidanza. Se sei incinta quando ti viene diagnosticata l’infezione, la cura sarà in genere ritardata dopo il parto. Inoltre, si consiglia di usare contraccettivi durante la cura e fare regolari test di gravidanza.

Se sei un uomo e prendi ribavirina, non dovresti avere rapporti sessuali senza profilattico con una donna incinta. Se invece la tua partner non è incinta, devi usare il preservativo durante la cura. La tua compagna dovrebbe fare regolari test di gravidanza.

 


Come accedere alla cura per l’epatite C

Se un primo esame è risultato HCV positivo, parla col tuo medico di famiglia. Potrebbe chiedere alcuni esami più specifici per la conferma e per capire la gravità della malattia. Non tutti i laboratori di analisi svolgono tutti gli esami più specifici.

Il tuo medico può indirizzarti in un centro specializzato nella cura delle epatiti e nella diagnosi. Sono dei centri autorizzati. In questi centri si fa un inquadramento clinico: si valuta il tipo di epatite C, la gravità ed eventuali altri problemi al fegato. Dopo l’inquadramento clinico inizierà la cura. Come già detto, in genere, la cura sarà farmacologica. Un medico specialista del centro autorizzato ti indicherà e prescriverà i farmaci adatti.

Bisogna notare che inizierai la terapia prima o dopo, in base alla gravità della malattia. Per valutare la gravità della malattia si usano gli 11 criteri di accesso alla terapia dell’AIFA. In base alla gravità, il medico ti dirà quando inizierete la cura. Se nel tuo centro la “lista d’attesa” è lunga, possono indicarti un’altro centro specializzato.

Da notare anche che solo i centri specializzati possono prescrivere e somministrare questi farmaci antivirali.

Qui trovi la lista dei centri autorizzati alla prescrizione dei farmaci antivirali per l’epatite C.

 

Decidere di non curarsi

Alcune persone con l’epatite C cronica non vogliono curarsi. Ciò può dipendere dal fatto che:

  • Non hanno sintomi
  • Possono vivere con il rischio di cirrosi
  • Pensano che i benefici della cura non superino gli effetti collaterali che può causare

Il tuo medico può darti consigli, ma la scelta è tua. Se scegli di non curarti e poi cambi idea, puoi chiedere la cura in qualsiasi momento.

 

Cura dell’epatite C: costo ed esenzioni

La maggior parte delle volte, la cura è gratuita. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha stabilito che la cura è a costo zero per chi rientra negli 11 criteri di accesso al trattamento. Per maggiori approfondimenti vedi la circolare dell’AIFA con i criteri.

Inoltre, chi ha l’infezione, ha diritto a:

  • Esenzione dal ticket sanitario per alcune prestazioni. Presentando all’ASL di zona il certificato di malattia (rilasciato da struttura pubblica o privata). Il codice esenzione è 016. Se il malato ha anche la cirrosi o il tumore al fegato ha diritto ad altre due esenzioni (008 o 048) per altre prestazioni ancora
  • Invalidità civile del 51%. Presentando domanda all’INPS, si accede al contributo. Questo comporta aiuti a trovare lavoro, riduzione di tasse, imposte e alcune utenze (bollette telefoniche). L’invalidità aumenta al 71 – 80% se il paziente ha anche la cirrosi. Altre condizioni possono aumentare la percentuale di invalidità e gli aiuti

 

Convivere con l’epatite C. Domande frequenti sullo stile di vita

Di seguito trovi le risposte ad alcune domande per convivere con l’epatite C. Domande sulla dieta, sul lavoro, sui viaggi e sull’avere un bambino.

In questa sezioneSull’epatite C

Cosa peggiora l’epatite C?

Bere alcol può aumentare il danno al fegato. Se hai l’epatite C, elimina l’alcol o limita l’uso. Chiedi al medico o al Ser.T. se hai questo problema. Ti diranno quali cure ti aiutano a smettere.

 

C’è qualcos’altro che posso fare per curare l’epatite C?

Oltre ad eliminare gli alcolici, segui altri accorgimenti per curare la malattia:

  • Controlla il peso con una dieta sana ed esercizio fisico regolare
  • Smetti di fumare
  • Vaccinati per l’epatite A e l’epatite B
  • Evita rapporti non protetti

Il sovrappeso, il fumo e altre infezioni possono aumentare i problemi al fegato se hai l’epatite C.

 

C’è una dieta per l’epatite C?

Di solito non serve una dieta speciale per l’epatite C. Devi comunque fare una dieta sana ed equilibrata.

Con frutta e verdura, cibi ricchi di fibre e proteine. Evita i cibi grassi, fritti e molto lavorati. Leggi di più su cosa significa una dieta sana ed equilibrata.

Se il fegato è danneggiato, evita sale e proteine ​​per evitare di sforzarlo. Un dietologo può consigliarti cosa e cosa non mangiare.

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Come evitare il contagio di epatite C ad altri?

Puoi ridurre il rischio di trasmettere l’epatite C ad altre persone:

  • Non condividere oggetti personali, come spazzolini da denti o rasoi
  • Copri le ferite con una cerotti impermeabili
  • Pulisci le superfici che si sporcano di sangue con candeggina
  • Non condividere aghi o siringhe
  • Non donare sangue
  • Lava i vestiti con candeggina, in particolare l’intimo sporco di sangue

Il rischio di contagio da HCV nei rapporti sessuali è basso. Tuttavia, il rischio aumenta se c’è sangue, come sangue mestruale o nel sesso anale.

I preservativi non sono sempre necessari per le coppie stabili eterosessuali, ma è bene usarli se fai sesso anale o con un nuovo partner.

 

Epatite C e idoneità al lavoro

L’infezione da HCV in genere non causa inabilità al lavoro. Il medico del lavoro non dovrebbe certificare la non idoneità. Tuttavia, se insieme all’epatite C hai altre malattie o complicazioni potresti essere non idoneo.

Epatite C, idoneità al lavoro e carica virale

La carica virale è la quantità di virus in corpo. Se è alta la persona è molto contagiosa. Se la carica virale è molto alta il medico potrebbe non certificare l’idoneità al lavoro.

Alcune malattie non ti permettono di svolgere alcuni lavori, ad esempio quelli più pesanti o, a volte, operazioni medico-chirurgiche. La non idoneità può comunque essere parziale, temporanea o con limitazioni. In ogni caso, il tuo datore di lavoro è obbligato a trovare una mansione più adatta a te prima di poterti licenziare.

Il medico del lavoro non comunica al tuo capo i problemi di salute che hai. Comunica solo il giudizio di idoneità.

In ogni caso, se hai l’epatite C hai diritto ad un periodo di comporto. Significa che non puoi essere licenziato per un certo periodo (in base alla categoria di lavoro).

Inoltre, chi ha la malattia, ha diritto all’invalidità civile per epatite C del 51%. Presentando domanda all’INPS, si accede al contributo. Questo comporta aiuti nel collocamento lavorativo:

  • Sarai configurato dall’azienda come quote di riserva se assunto per almeno il part-time più 1 ora. Significa che il tuo datore di lavoro pagherà minori tasse, è un vantaggio per te e per lui
  • Hai diritto al collocamento mirato. Significa che, andando al centro per l’impiego con i documenti del caso, ti verranno dati aiuti e sussidi per trovare lavoro

Inoltre hai diritto a riduzione di tasse e imposte (es. TARI) e di alcune utenze (bollette telefoniche, trasporti). L’invalidità aumenta al 71 – 80% se il paziente ha anche la cirrosi. Altre condizioni possono aumentare la percentuale di invalidità e i sussidi.

Sarai anche esentato dal ticket sanitario per alcune prestazioni. Presentando all’ASL di zona il certificato di malattia (rilasciato da struttura pubblica o privata). Il codice esenzione è 016. Se hai anche la cirrosi o il tumore al fegato, hai diritto ad altre due esenzioni per altre prestazioni (008 o 048).

 

Devo dirlo al mio capo?

Non devi dire al tuo datore di lavoro che hai l’epatite C.

Se il tuo lavoro è nell’ambito sanitario potresti dover informare il datore di lavoro in quanto svolgi manovre invasive che possono contagiare i pazienti.

Tuttavia, se l’epatite C compromette le tue prestazioni sul lavoro e il tuo datore di lavoro conosce le tue condizioni, potrebbe essere obbligato a concederti delle indennità, ad esempio congedi per le visite. Si può anche avere diritto all’indennizzo di malattia per coprire le assenze dal lavoro.

Pertanto, potresti valutare di dire al tuo capo della malattia.

Inoltre, se richiedi l’invalidità civile per l’epatite C, il tuo datore potrebbe comunque saperlo.

Il tuo medico di famiglia o un sindacato possono darti consigli in merito.

 

Devo dirlo a qualcuno?

Per iniziare la cura dovrai dirlo al tuo medico. In Italia le epatiti sono comprese tra le malattie per cui il medico deve fare notifica obbligatoria. Significa che informerà il sistema sanitario della malattia per evitare altri contagi. Potrebbero anche contattare le persone con cui stai a stretto contatto per controllare che non siano infette.

Inoltre, può essere utile parlarne con i familiari, o con i partner, per adottare misure per evitare il contagio.

 

Posso viaggiare all’estero?

Puoi viaggiare all’estero se hai l’infezione, ma parla prima con il medico.

Potrebbe servire un vaccino. Può anche darti indicazioni per trasportare e conservare bene il farmaco.

Porta con te i referti degli esami del sangue o le cartelle cliniche, nel caso in cui avessi bisogno di cure mediche all’estero.

Maggiori informazioni sulle vaccinazioni per il viaggio.

 

Posso avere un bambino se io o il mio partner abbiamo l’epatite C?

Sì. Puoi avere un bambino se tu o il tuo partner avete l’epatite C. C’è un po’ di rischio (circa 1 su 20) che l’HCV passa da madre a figlio.

C’è anche un po’ di rischio di contagiare il partner non affetto durante i rapporti sessuali non protetti. Ma è poco probabile che accada.

Parla con il medico per un consiglio se vuoi avere un bambino e tu o il tuo partner avete l’epatite C.

check up esami per il fegato

Epatite C: conseguenze e complicazioni

Se non curata, l’epatite C ha conseguenze anche spiacevoli. Può anche causare tumore o cicatrici al fegato (cirrosi). Questo può succedere anche 20 anni dopo la prima infezione.

Varie condizioni aumentano il rischio di cirrosi, tra cui:

  • Bere alcol
  • Avere il diabete di tipo 2
  • Prendere l’epatite C in età avanzata
  • Avere l’HIV o un’altra epatite, come l’epatite B

In media, una persona su tre con l’epatite cronica C avrà la cirrosi entro 20 o 30 anni. Alcune volte diventerà insufficienza epatica o cancro al fegato.

In questa sezioneSull’epatite C

Cirrosi

Se hai la cirrosi epatica, il tessuto del fegato si cicatrizza e il fegato col tempo non funziona più.

Di solito ci sono pochi sintomi iniziali. Ma poiché il fegato perde la funzionalità, potresti provare:

  • Stanchezza e debolezza
  • Mancanza di appetito
  • Perdita di peso
  • Prurito alla pelle
  • Dolore di stomaco
  • Pelle e occhi gialli (ittero)

A parte il trapianto di fegato, non c’è una cura per la cirrosi. Tuttavia, lo stile di vita e i farmaci antivirali per l’HCV possono evitare che peggiori.

Maggiori informazioni sulla cirrosi epatica.

 

Insufficienza epatica

Ci sono varie complicanze della cirrosi. Nei casi più gravi, il fegato perde molte o tutte le sue funzioni (insufficienza epatica).

Circa 1 persona su 20 con cirrosi associata ad epatite svilupperà insufficienza epatica.

I sintomi di insufficienza epatica sono:

  • Perdita di capelli
  • Accumulo di liquidi nelle gambe, caviglie e piedi (edema)
  • Accumulo di liquido nella pancia (ascite)
  • Urine scure
  • Feci scure o chiare
  • Sangue da naso e gengive
  • Lividi inspiegabili
  • Vomitare sangue

Puoi vivere con l’insufficienza epatica per diversi anni assumendo farmaci. Tuttavia, il trapianto di fegato è l’unica cura.
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Cancro al fegato

Si stima che circa 1 caso su 20 di cirrosi associata ad epatite diventerà un cancro al fegato.

I sintomi principali del cancro al fegato sono:

  • Mancanza di appetito
  • Perdita di peso inspiegabile
  • Stanchezza
  • Dolore o gonfiore di stomaco
  • Ittero (pelle e occhi gialli)

Purtroppo, di solito è difficile curare il cancro al fegato, specialmente nelle persone con cirrosi. La cura può comunque calmare i sintomi e rallentare la crescita del cancro.

Maggiori informazioni sulla cura del cancro del fegato.

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Fonti
Harrison, Principi di Medicina Interna, McGraw Hill

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